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Miss e Mister AI Italia

Miss e Mister AI Italia

Manca pochissimo a Miss AI, il primo concorso di bellezza interamente dedicato ad influencer virtuali organizzato dal World AI Creator Awards in collaborazione con Fanvue, una piattaforma che offre contenuti basati su modelle e modelli realizzati con AI.

Influencer virtuali 
Quello degli influencer virtuali è un fenomeno di gran lunga precedente all'avvento dell'AI generativa, dal momento che affonda le proprie radici nella popolarità degli "idols" giapponesi della cultura anime degli anni '80. L'innovazione tecnologica e l'espansione del panorama mediale degli anni più recenti, naturalmente, hanno contribuito alla crescita del fenomeno: basta pensare alla tecnologia CGI (computer-generated imagery) o all'apparizione sui social di personaggi virtuali provenienti da film o videogiochi (come, per esempio, Seraphine di League of Legends). Nel 2024 gli influencer virtuali hanno conosciuto un boom mediatico fino a diventare un fenomeno di tendenza del digital marketing grazie all'iperrealismo dell'intelligenza artificiale. La lista è potenzialmente infinita: esistono influencer AI di tutti i tipi e nazionalità. Tra le più famose, per esempio, vi sono l'americana Lil Miquela, la spagnola Aitana Lopez e l'italiana Francesca Giubelli.


LilMiquela VIRTUAL Influencer

Il concorso
L'arrivo del primo concorso di bellezza AI era dunque soltanto questione di tempo. il World AI Creator Awards ha già annunciato le 10 finaliste della competizione, selezionate tra oltre 1500 candidate, e la giuria, composta da due famose influencer virtuali, Emily Pellegrini e la già citata Aitana Lopez, e da due giudici umani: Andrew Bloch, imprenditore e consulente di pubbliche relazioni, e Sally-Ann Fawcett, già giudice di concorsi di bellezza "umana". A ricevere le migliaia di euro in palio  (13.000, 5.000 e 2.000 per primo, secondo e terzo posto), però, non saranno tanto le AI model vincitrici del concorso, quanto piuttosto i loro creatori, gli ingegneri informatici e gli sviluppatori dei loro modelli di AI. Inoltre, le influencer artificiali non saranno valutate esclusivamente per la loro bellezza, ma anche per la loro tecnologia (cioè, le abilità tecniche e l'implementazione dell'intelligenza artificiale da parte dei creatori) e l'influenza sui social (engagement, numero di follower, presenza su diverse piattaforme social oltre a Instagram).

Le modelle
Le 10 finaliste sono di diverse nazionalità e ognuna rappresenta la propria cultura (Bangladesh, Brasile, Francia, India, Marocco, Portogallo, Romania, Turchia). Nei loro profili social, queste influencer sono devote a cause sociali importanti o si dedicano ad attività interessanti (moda, inclusività, benessere fisico e psicologico, viaggi, ambiente), ma sono tutte accomunate da un tratto ben visibile: la bellezza.
 

Miss AI: Meet the fake models competing for the title Copyright World AI Creator Awards - WAICA

Il canone di bellezza
Nonostante l'entusiasmo generale, sia Miss AI che gli influencer virtuali sono legati ad un problema delicato e attualmente molto sentito: gli stereotipi di genere e i canoni di bellezza. Sin dall'annuncio del concorso si sono moltiplicate le critiche e le controversie relative alla promozione di standard estetici irrealistici e di stereotipi di genere. Indipendentemente dalla natura virtuale delle partecipanti, le accuse mosse sottolineano che le modelle digitali continuano ad alimentare i canoni estetici insostenibili già presenti nei concorsi di bellezza tradizionali. Oltre all'assenza di un concorso analogo per uomini virtuali, elemento rappresentativo di una disparità di genere ancora presente, è infatti possibile notare come le finaliste di Miss AI siano tutte snelle, formose, dai capelli lunghi e dai lineamenti simmetrici. Un'indagine del Washington Post ha rilevato che l'AI tende  a promuovere una visione molto ristretta della bellezza: la maggior parte delle donne generate dall'AI ha la pelle chiara e solo il 2% mostra segni di invecchiamento. Tuttavia, secondo alcuni esperti, il comportamento dell'AI non farebbe altro che rispecchiare la società umana. Come ha dichiarato Sandhini Agarwal, responsabile dell'AI Policy di OpenAI,"Il modo in cui le persone vengono rappresentate nei media, nell'arte, nell'industria dell'intrattenimento si riversa nell'AI". L'annosa questione della diffusione di canoni artefatti e deleteri è dunque un dato del nostro sistema sociale irrimediabilmente riflesso nelle rappresentazioni dell'AI, in quanto basate sulla realtà contemporanea. L'AI si comporterebbe, in questo senso, come uno specchio del reale, capace di restituire immagini dell'umanità moderna ben più nitide e visibili di quelle caotiche e sfocate che proviamo a tracciare con strumenti meno avanzati. Una rappresentazione della bellezza così ristretta e sbilanciata rende il problema attuale tanto chiaro ed evidente da assumere le proporzioni del proverbiale elefante nella stanza. Sta a noi non ignorarlo.

Miss e Mister AI Italia
Dunque, quali sono i canoni di bellezza italiana per l'AI? Noi di Intellygenza abbiamo provato a capirlo chiedendo ad alcuni modelli di AI di creare un'immagine della donna o dell'uomo rispettivamente più bella e più bello d'Italia. Nonostante sia solitamente consigliabile ricorrere a prompt  ben più dettagliati per ottenere immagini migliori, in questo caso abbiamo preferito optare per un prompt semplice e vago, privo di indicazioni precise, al fine di lasciare all'AI la libertà necessaria per esprimere i canoni di bellezza interni ai dati di addestramento. Ecco quindi le immagini ottenute con i prompt: "crea la donna/l'uomo più bella/o d'Italia"

Miss e Mister AI ItaliaMiss e Mister AI Italia, "crea la donna/l'uomo più bella/o d'Italia" (Ideogram)

Per testare lo stesso generatore di immagini con prompt più lunghi e dettagliati, pur rimanendo vaghi sui tratti estetici che rappresentano la bellezza, abbiamo chiesto a Chat GPT di generare un prompt per ottenere un'immagine dell'uomo o della donna rispettivamente più bello e più bella d'Italia. Ecco il risultato:

Miss e Mister AI ItaliaMiss e Mister AI Italia, prompt lungo e dettagliato generato con Chat GPT (Ideogram)

Il risultato non è poi molto diverso dal primo: i canoni di bellezza restituiti dall'AI sono ancora decisamente ristretti e stereotipici. Abbiamo provato, infine, a creare un'immagine suggerendo all'AI di individuare ed evitare i tratti estetici più irrealistici e convenzionali, senza tuttavia indicarne di altri:

Uomo Donna Bellezza non stereotipicaMiss e Mister AI Italia, prompt per evitare i canoni estetici di bellezza standard generato con Chat GPT (Ideogram).


Fonti:
Euronews.culture
Wired
Washington Post